CDM CONIGLIO

CDM CONIGLIO

Progetto: SUPERSISMABONUS DI UN EDIFICIO 

Anno: 2021

Location: ZAPPONETA (FG) – Italy

Interventi: Progettazione e realizzazione

Caso Studio: SUPERSISMABONUS DI UN EDIFICIO SITO A ZAPPONETA IN C.SO MANFREDONIA N. 18/A

Gli interventi saranno realizzati sulle parti comuni di edifici residenziali in “condominio”, che dispone di due accessi indipendenti da Corso Manfredonia n.18 e n. 18/A.
L’edificio in oggetto si sviluppa su 3 livelli fuori terra ed occupa una superficie di sedime in pianta di 105 m2, con pareti perimetrali comuni su strada pubblica; l’unità immobiliare ha superficie utile calpestabile di 113 m2, e si compone di n. 2 unità abitative.

Figura 1 – Particolare muratura portante in tufo

Dal punto di vista costruttivo l’edificio è di tipo misto, poiché presenta una struttura in elevazione in muratura e con ampliamenti in legno; Le strutture portanti verticali dei piani in elevazione sono costituite da muratura portante di tufo, con elementi di dimensione 24 x 40 x 15 cm, legati con malta.

Sulla sommità delle murature è presente un cordolo realizzato in cemento armato con uso di tondini longitudinali in acciaio e di staffe.
Gli orizzontamenti intermedi sono realizzati mediante solai latero-cementizio; mentre il solaio di copertura varierà da questo soltanto per i materiali utilizzati nel manto di copertura.
Attualmente il terrazzo presenta una sopraelevazione in struttura lignea con copertura in perlinato e sovrastante manto di tegole bituminose, il tutto perimetrato da elementi in anticorodal e vetro.

PROPOSTE E INTERVENTI
La modellazione, l’analisi e il calcolo strutturale agli elementi finiti BIM oriented, sono stati eseguiti mediante il software IperSpace BIM relativamente allo stato di fatto e allo stato di progetto.

Figura 2 – Modello STATO DI FATTO

Figura 3 – Modello STATO DI PROGETTO

Al fine di adeguare sismicamente il fabbricato alle vigenti norme tecniche strutturali (NTC 2018), sono stati individuati una serie di interventi volti alla riduzione del rischio sismico.

IRRIGIDIMENTO DEGLI IMPALCATI
La realizzazione degli impalcati rigidi è stata realizzata mediante la rimozione della esistente soletta non armata di estradosso dei solai in latero-cemento, e il successivo rinforzo con la ricostruzione di una soletta in cemento armato dello spessore di 4 cm con rete elettrosaldata ϕ6/20×20.

 

La realizzazione di tale rinforzo è stata eseguita attraverso le seguenti fasi applicative:

 

  • Preparazione del substrato: rimozione di eventuali pavimentazioni e massetti esistenti; irruvidimento del substrato in calcestruzzo (asperità ≥ 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; rimozione della ruggine dai ferri d’armatura mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; pulizia del substrato per eliminare qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti, con aria compressa o idropulitrice;

 

  • Armatura integrativa: è stata prevista una adeguata rete metallica integrativa,
    opportunamente calcolata e verificata (con rete elettrosaldata a maglia 20×20 cm, ∅ 6 mm), opportunamente fissata al supporto esistente mediante idonei ancoranti disposti con passo prestabilito; la rete integrativa è stata opportunamente distanziata dal supporto, garantendo adeguato copriferro e applicata sull’intera area dell’intervento di rinforzo;

 

  • Rinforzo mediante nuovo strato estradossale monolitico collaborante: bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie; in alternativa alla bagnatura con acqua, su superfici orizzontali in calcestruzzo, applicazione del preparatore di fondo GEOLITE® BASE (su supporto asciutto) a spruzzo, pennello o rullo a rifiuto; creazione di una nuova soletta di spessore non inferiore a 40 mm mediante GEOLITE® MAGMA; l’applicazione di GEOLITE® MAGMA è stata eseguita per colaggio; per spessori superiori ai 60 mm, si è procededuto con il confezionamento di un betoncino, aggiungendo KERABUILD GHIAIA 6-10 (conforme alla en 12620) nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® MAGMA; cura della stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore.

Figura 4 – Inghisaggio perimetrale dei ferri di armatura

Figura 5 – Irriggidimento estradossale del solaio mediante getto di GEOLITE MAGMA

RINFORZO DEI MASCHI MURARI
Il rinforzo per azioni nel piano e fuori piano, dei maschi murari di tufo locale è stato realizzato mediante placcaggio diffuso su una sola faccia con rete in fibra FRCM di basalto e acciaio inox e geomalta di pura calce idraulica naturale, ancorata con connettori a fiocco in fibre di acciaio inghisati nella muratura con malta colabile strutturale.

La realizzazione di tale rinforzo è stata eseguita attraverso le seguenti fasi applicative:

  • Eventuale intonaco da demolire e ricostruire dopo l’intervento di rinforzo;
  • Preparazione del substrato: pulizia della superficie del maschio murario, eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE O RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, eventuale ricostruzione della continuità materica ed eventuale regolarizzazione della superficie con GEOMALTA®;
  • Stesura sul supporto di uno spessore medio di 3-5 mm di GEOCALCE® F ANTISISMICO per applicare ed inglobare la rete di rinforzo;
  • Rete in fibra naturale di basalto e acciaio inox GEOSTEEL GRID 200;
  • Diatoni a fiocco GEOSTEEL G600 inghisati con malta colabile GEOCALCE® FL ANTISISMICO;

Figura 8 – Installazione dei connettori realizzati in tessuto in fibra di acciaio GEOSTEEL

Figura 7 – Applicazione di GEOCALCE F ANTISISMICO ed Installazione della rete biassiale in fibra di basalto e acciaio inox 

Rasatura finale protettiva con GEOCALCE® F ANTISISMICO (spessore 2-5 mm), per inglobare il rinforzo e chiudere eventuali vuoti; è stato necessario garantire la contemporanea maturazione dello strato iniziale e di quello finale che va quindi applicato quando il precedente è ancora umido.
Il rifacimento e modesto ampliamento della struttura di copertura esistente in legno lamellare è stato realizzato con una nuova struttura costituita da quattro portali in profili in acciaio, saldati tra loro con cordoni a piena penetrazione ed ancorati al piede tramite piastre tassellate ad un nuovo cordolo sommitale degli esistenti parapetti in muratura portante. La copertura è realizzata con pannelli sandwich a doppio rivestimento metallico, coibentato in poliuretano, con lamiera esterna profilata a 5 greche per aumentare la resistenza ai carichi statici e dinamici. Inoltre perimetralmente la struttura in acciaio è rivestita nella sola parte sovrastante i parapetti esistenti con tamponature di laterizio.