EDILPUGLIA

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Progetto: Sostituzione completa collettori di scarico

Anno: 2020

Location: FOGGIA – Italy

Interventi: Edilizia privata | NZEB | BIM | Ingegneria strutturale | IER

Il progetto che andiamo ad illustrare in questa pagina è inerente a lavori di sostituzione di una parte significativa dell’impianto di scarico di acque reflue asservite ad un condominio adibito a civili abitazioni.

Nello specifico, il lavoro prevede la sostituzione delle diramazioni che collegano le montanti di scarico di ciascuna scalinata al collettore principale e la realizzazione di un nuovo collettore principale in prossimità di quello esistente.

Dal sopralluogo da noi eseguito, si è subito evidenziato come la tubazione esistente in ghisa (vedi tubazione bianca nella figura a sinistra) presentavano in più punti segni di deterioramento in più punti che causavano frequenti episodi di allagamento sia dei box che lungo la corsia di manovra.

Dal sopralluogo da noi eseguito, si è subito evidenziato come la tubazione esistente in ghisa (vedi tubazione bianca nella figura a destra) presentavano in più punti segni di deterioramento in più punti che causavano frequenti episodi di allagamento sia dei box che lungo la corsia di manovra.

Inoltre essa, collegata per mezzo di fascette in plastica, fa da supporto alla sottostante tubazione di scarico delle acque meteoriche in PVC (colore arancione nella figura a destra).

Nello schema riportato abbiamo indicato le diramazioni con il colore blu mentre il collettore principale è indicato con il colore rosso.

Gli interventi da noi eseguiti, hanno riguardato i soli tratti di tubazioni a vista nell’autorimessa asservita al condominio fino al punto in cui il collettore principale diventa interrato, per proseguire fino alla consegna alla pubblica fognatura.

Il tratto di tubazioni interrato è stato escluso dai lavori.

Dalle immagini pubblicate precedentemente si può osservare he i due sistemi sono solidali tra loro e di conseguenza non può essere modificato uno dei due lasciando completamente intatto e perfettamente funzionante l’altro.

Pertanto, la nostra proposta è stata quella di installare un nuovo collettore principale in polipropilene (linee verdi sullo schema) che corre parallelamente a quello esistente (stessa pendenza dell’1%) e di sostituire i collettori secondari (diramazioni) che sono stati innestati al nuovo collettore principale by-passando completamente la tubazione in ghisa precedentemente in uso (tubazione bianca in foto), la quale rimane come supporto di quella di scarico in PVC delle acque meteoriche.

 

 

In fase di lavorazione questa operazione ha generato due vantaggi importanti:

  1. Isolando la vecchia tubazione l’impianto non è rimasto mai completamente inutilizzabile (al netto di pochissime ore al giorno da dedicare agli innesti dei collettori secondari nella nuova tubazione), diminuendo notevolmente i disagi per i condomini;
  2. Questo sistema permette al condominio di poter decidere in un secondo momento di smaltire la vecchia tubazione (ormai isolata e non più funzionante) senza dover mai mettere fuori servizio il nuovo impianto che ha un circuito completamente indipendente.

Come già anticipato, la nuova tubazione è stata realizzata con materiale plastico ovvero polipropilene (PP), ad alta resistenza contro la corrosione e buon isolamento acustico, assemblata con innesti a bicchiere, guarnizione di tenuta e pasta d’incollaggio.

L’impianto è stato sorretto da collari in acciaio fissati al solaio dell’autorimessa in ragione di ogni giunto ed in corrispondenza della mezzeria (1,5 m).

Trattandosi di installazione all’interno di un’autorimessa, ovvero un’attività soggetta ai controlli periodici dei Vigili del Fuoco, è stato necessario pertanto mantenere intatto il compartimento dell’autorimessa, fissando in tutti gli attraversamenti del solaio di separazione dal piano terra, collari tagliafuoco aventi resistenza al fuoco pari a EI 120.

Inoltre prima del completamento dei lavori, è stata eseguita un’attività di indagine sul tratto di tubazioni interrate con videocamera al fine di verificare la presenza di eventuali ostruzioni fino al pozzetto di consegna al collettore pubblico fognario.